I sistemi di traduzione automatica sono software che, sia online che offline, traducono un testo da una lingua a un’altra, spesso però commettendo degli errori. Vediamo allora perchè un traduttore umano è migliore di una traduzione automatica
I traduttori automatici generalmente vengono utilizzati per traduzioni veloci di parti di testo o per testi di grandi dimensioni e bassa qualità, sia da studenti che da professionisti, senza dispendio economico – molti tool sono infatti del tutto gratuiti.
Rispetto ai primi anni, in cui questi sistemi restituivano traduzioni letterali che non rispettavano il vero significato del testo, la traduzione è oggi molto più corretta e raffinata, di pari passo con i progressi tecnologici in questo campo.
Già con i primi rudimentali sistemi degli anni ’50, molti pensarono che in tempi rapidi i traduttori automatici avrebbero potuto sostituire i traduttori umani. Ma i sistemi “rule-based”, basati cioè su insiemi di regole sintattiche e lessicali grazie alle quali il software analizzava il testo di partenza e lo riproduceva nella lingua di arrivo dava risultati, spesso, risibili.
Dalla metà degli anni 2000 si è, poi, passati ai sistemi statistici, basati su banche dati con enormi quantità di testi da cui il software estraeva automaticamente la traduzione più frequentemente utilizzata per determinati termini o segmenti.
Verso la fine del 2016, i colossi Google, Microsoft e Systran hanno annunciato la nascita di sistemi basati su reti neurali artificiali, che grazie ai progressi nel campo dell’Intelligenza Artificiale, riproducono le sequenze intuitive della mente umana che traduce: la cosiddetta “traduzione neurale”. Così, i sistemi di ultima generazione sono in grado di riconoscere metafore e modi di dire, e anche di “generare” nuove combinazioni e associazioni, traducendo un testo in modo più completo.
E quindi a cosa serve ora il traduttore? E soprattutto, servirà in futuro? Che bisogno ne avranno le aziende, ad esempio, per tradurre in altre lingue il proprio sito web? E nell’editoria?
La differenza fondamentale tra la traduzione umana e quella automatica è una, ed è imprescindibile: l’umanità.
Il traduttore è una persona in carne e ossa dotata di sensibilità e bagaglio culturale: l’unione di conoscenza e ragione umana dà luogo a traduzioni in grado di restituire il valore del significato originario del testo, inclusi gli effetti stilistici e le sensazioni provate nella lettura.
La traduzione automatica può essere anche accurata, ma non potrà mai rendere la stessa realtà emotiva, la stessa consapevolezza semantica a 360 gradi e la stessa creatività linguistica e stilistica che può raggiungere un bravo traduttore.
Questo, in modi diversi, vale per ogni tipo di traduzione, dalla traduzione dei testi scientifici, ai manuali, alle traduzioni finanziarie o legali, dove non si può rischiare neanche la minima perdita di significato, alle traduzioni creative e letterarie, dove la libertà delle associazioni mentali umane non è ancora stata raggiunta da nessuna macchina.
Quindi chi ha bisogno di tradurre brevi parti di testo, per studiare o per avere velocemente un’idea del contenuto di un testo può tranquillamente sfruttare le potenzialità della traduzione automatica, tenendo ben presente, però, che gli errori sono ancora molti e imprevedibili, e vanno pazientemente scovati e corretti, possibilmente da un professionista, per non compromettere il risultato complessivo!
Chi, invece, ha bisogno di tradurre testi importanti e di valore creativo o stilistico, anche solo la pagina “Chi Siamo” di un sito web, oppure la propria tesi di laurea o documenti notarili, farebbe meglio a rivolgersi direttamente a un traduttore professionista.