Come nasce un interprete

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Spesso si può pensare, erroneamente, che per fare l’interprete basti soltanto seguire il giusto percorso di studi e, in questo modo, si possa svolgere un servizio adeguato. In realtà non bastano certificazioni o lauree per avere le competenze e la preparazione necessaria ad affrontare eventi come traduzioni orali in tempo reale durante, ad esempio, un’intervista. Quella di interprete o traduttore è un tipo di professione che richiede una preparazione preliminare per ogni evento in cui è richiesto il proprio lavoro, in modo da poter svolgere un servizio completo e di qualità.

La preparazione necessaria

La preparazione a cui va incontro chi ricopre il ruolo di questa figura professionale si compone di varie fasi.

Informazioni di base

Il primo punto su cui un interprete deve essere informato riguarda certamente il luogo in cui verrà svolto l’evento. Questo è un dettaglio importante, in quanto dal luogo dipenderà la necessità o meno dell’ausilio di strumentazioni apposite per l’audio, come microfoni, cuffie o altoparlanti.
Un altro dettaglio da non trascurare è certamente rappresentato dalle tempistiche: conoscere la durata dell’evento permette di stabilire quanti interpreti saranno necessari, in modo da farli alternare in caso di tempistiche molto ampie.
Da non trascurare, inoltre, è l’argomento che verrà trattato dagli interlocutori; in base a questo gli interpreti possono informarsi meglio a riguardo o decidere di lasciare il lavoro ad un collega più ferrato in quel determinato ambito.
Alcune informazioni su chi parlerà sono sempre molto apprezzate, in quanto l’interprete, anche in base alla provenienza del soggetto, potrà individuare il giusto accento, al fine di non commettere errori di comprensione. L’oratore potrebbe anche parlare in una lingua che non è quella del suo paese. Anche questo dettaglio può risultare determinante per la buona riuscita del servizio.

Fase di ricerca

Una volta apprese tutte le informazioni di base possibili, comincia una fase di studio per l’interprete. Per svolgere al meglio il proprio lavoro, dovrà, quindi, approfondire, attraverso la ricerca, l’argomento che verrà trattato durante il colloquio. In tal senso, oltre ad una conoscenza più approfondita della materia in sé, il traduttore potrà compilare un vero e proprio glossario con il lessico più specifico che riguarda quell’argomento in particolare. Inoltre, se conosce quale sarà l’accento caratteristico del posto di provenienza dell’oratore, potrà abituarsi a tradurlo ascoltando registrazioni di altre interviste di quello stesso oratore, oppure di gente proveniente dallo stesso territorio.

Sopralluogo

Sapere dove sarà svolto l’evento spesso non si rivela sufficiente. Un fattore chiave per un servizio di buon valore è rappresentato sicuramente dalla presenza. L’interprete può effettuare un sopralluogo presso la location in cui si svolgerà l’evento. In questo modo potrà testare in prima persona l’attrezzatura audio necessaria, oltre che confrontarsi faccia a faccia con organizzatori e colleghi.

Riposo

L’ultimo fattore, non per importanza, è rappresentato dalla condizione di freschezza mentale che l’interprete ha il giorno dell’evento. Stare dietro ad un discorso, con oratori che parlano la propria lingua, traducendo in tempo reale, è un lavoro che richiede molte energie mentali. Per questo motivo è importante organizzare eventuali viaggi ed alloggi che siano più confortevoli possibili, in modo da non arrivare stanchi il giorno dell’evento.

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Aniti